Un olio extra vergine di oliva di qualità è un prodotto dalle proprietà nutritive di indiscusso valore. Col passare del tempo diventa però sempre più difficile riuscire a distinguere un olio di qualità “certificata” e veritiera da un prodotto non garantito o addirittura nocivo.
Negli ultimi tempi, tra le produzioni sequestrate per la condotta fraudolenta di alcuni imprenditori e lo spauracchio dell’olio tunisino sul quale il Parlamento Europeo deve ancora esprimersi, aumenta la diffidenza dei consumatori nei confronti dei prodotti locali. Ci si affida di conseguenza alle “marche” pubblicizzate a livello nazionale e per questo ritenute più affidabili.
In realtà, l’olio migliore si trova proprio nelle attività locali, controllate e certificate, lontane dalle produzioni industriali. Dal canto nostro, dopo il riconoscimento con 5 gocce sulla guida Bibenda 2016 (unica azienda olivicola della provincia di Caserta), ci sembra doveroso consigliare i nostri utenti sulla corretta scelta dell’olio d’oliva.
Ecco alcune indicazioni fondamentali da seguire per riconoscre un olio extra vergine di qualità:
- 1 IL PREZZO
Non è vero che il prezzo è direttamente proporzionale alla qualità dell’olio. È però indiscutibile che un olio di qualità, la cui filiera produttiva è garantita e controllata secondo rigidi criteri di lavorazione, non può costare meno di 6/7€ al litro.
- 2 LA BOTTIGLIA
L’olio è un prodotto che modifica le sue caratteristiche se esposto ad una luce continua. La bottiglia trasparente non garantisce quindi una corretta conservazione del prodotto. L’olio migliore è solitamente contenuto in bottiglie scure o in lattine.
- 3 “EXTRA” VERGINE
L’olio deve essere “extra” vergine: è ottenuto tramite estrazione a freddo utilizzando esclusivamente metodi meccanici ed ha un’acidità massima dello 0,8%. L’olio extra vergine è una vera e propria “spremuta” di olive, che garantisce il corretto trasferimento delle sostanze organolettiche dalle olive al liquido che se ne ricava.
- 4 LA SCADENZA
L’olio non migliora con l’invecchiamento. Leggete bene l’etichetta: se la data di scadenza è superiore ai 18/24 mesi successivi, probabilmente contiene sostanze non naturali che ne consentono la lunga conservazione.
- 5 LA TRACCIABILITA’
Alcuni produttori fraudolenti spacciano per italiano un olio derivato in realtà da una mistura con produzioni importate da Paesi in cui è impossibile tracciare la lavorazione. Le aziende italiane che lavorano nel rispetto dei canoni offrono un olio extra vergine di qualità superiore di cui garantiscono la provenienza autoctona del 100% del prodotto e delle fasi di lavorazione. Sulle bottiglie è presente inoltre un codice di tracciabilità, insieme a tutti i dati necessari per contattare direttamente il produttore.
- 6 LA LIMPIDEZZA
Se torbido, l’olio contiene resti di olive o altri elementi non ben depurati. Meglio scegliere un olio visibilmente limpido e privo di depositi vistosi.
- 7 LA CONSERVAZIONE
Le bottiglie o le lattine di olio extra vergine di qualità vanno conservate in un luogo fresco e asciutto (assolutamente non in frigorifero) perché il prodotto mantenga le sue qualità, lontano da fonti di luce diretta e di calore. Se si acquista il prodotto in lattina, una volta aperta la confezione è consigliabile trasferire il contenuto in bottiglie di vetro per evitarne l’ossidazione.
Ottimi consigli, sperando che i consumatori ne facciano tesoro. Complimenti.
Speriamo che venga mantenuto sempre alto il controllo su un prodotto così importante nella nostra alimentazione
Conosco bene gli olii Badevisco e mi fido della loro serietà. Questi consigli sono da seguire senz’altro. Grazie