Momento culminante della Settimana Santa a Sessa Aurunca è il tramonto del venerdì Santo. Tutta la comunità sessana si prepara per l’uscita dei Misteri, le statue raffiguranti la passione di Cristo. Il primo mistero rappresenta la preghiera di Cristo nell’orto degli ulivi, seguito dalla raffigurazione della flagellazione alla colonna, dall’incoronazione di spine e dalla salita al Calvario. Preceduta dalla grande croce di legno è la bara con il Cristo morto con il gruppo delle tre Marie. Il suono delle marce funebri si alterna al Miserere, un canto a tre voci di tradizione orale che caratterizza le notti di tutti i venerdì di Quaresima. Grandi falò ardono nelle piazze al passaggio della processione. Essi sono realizzati con grossi fasci di olivo, raccolti e accatastati nel pomeriggio dai cittadini.
La mattina del sabato Santo, un’altra processione con due gruppi statuari, che escono da chiese diverse e si uniscono poco dopo per formare un unico corteo. Si tratta della Deposizione di Cristo e della Pietà. Proprio questa seconda statua si caratterizza per quella splendida pianta di cui stiamo trattando, che è l’olivo. La bellissima statua del Cristo morto, su cui piange disperata la vergine Addolorata, è stata infatti realizzata da un unico tronco d’olivo. L’ultima operazione di restauro, effettuata circa vent’anni fa, ne ha ripulito la superficie dalla trasudazione tipica del legno d’olivo che nel corso degli anni l’aveva resa più scura.
Anche dal punto di vista gastronomico, la Settimana Santa di Sessa Aurunca è contraddistinta dal rispetto per la tradizione. Una tradizione che, già dal Mercoledì delle Ceneri e in tutti i venerdì di Quaresima, prevede l’astinenza dalle carni e l’assunzione di alimenti a base di magro. Immancabile il baccalà, fritto o in umido (qui la nostra ricetta per realizzarlo in maniera semplice e gustosa); pizze al pomodoro o con verdura; varie tipologie di formaggio, preferibilmente piccante, e mozzarella di bufala; olive, tonno e cipolla; i tradizionali scagliuozzi (piccoli triangoli di polenta fritta); finocchi e mandarini. Chi vuole aggiungere anche un primo piatto veloce, può inserire nel menu i classici spaghetti aglio, olio e peperoncino. Il tutto è accompagnato dall’ottimo Falerno, un vino prodotto nelle terre aurunche fin dai primi secoli avanti Cristo.
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LA SETTIMANA SANTA A SESSA AURUNCA:
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