Il modo migliore per esaminare le qualità di un olio extravergine è la degustazione. Ci sono alcune regole fondamentali da seguire per prepararsi ad una degustazione corretta. Innanzitutto è bene non mangiare, non bere e non fumare almeno un’ora prima di assaggiare l’olio.
Poche gocce e tanta pazienza
Si inizia assaporando prima qualche goccia d’olio, spingendola su tutti i punti della bocca, della lingua e del palato. Prima di ingerire l’olio, bisogna inspirare almeno due o tre volte con la bocca chiusa, lasciando passare l’aria tra i denti. L’olio extravergine ha un sapore amaro e pizzica leggermente la gola; se questo non avviene, o c’è un problema nelle papille gustative oppure è l’olio assaggiato che ha dei problemi.
L’operazione di assaggio deve essere ripetuta più volte. In tal modo, si lascia al palato il tempo di abituarsi al gusto dell’olio. Una degustazione corretta ed efficace richiede un tempo medio di circa venti minuti.
La degustazione è un’attività professionale
Saper degustare un olio extravergine è una vera e propria competenza professionale che si acquisisce dopo un lungo percorso di studio e di pratica. Anche se tale attività è meno nota e diffusa rispetto a quella relativa alla degustazione del vino, ha ugualmente un’importanza fondamentale. È infatti risaputo che eventuali alterazioni dell’olio possono essere nascoste alle analisi di laboratorio tramite specifici procedimenti chimici. È invece impossibile frodare il palato di un assaggiatore esperto.
Come per altre forme di degustazione, anche per l’olio esiste un ente nazionale, l’ONAOO (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio d’Oliva) deputata a salvaguardare questa importantissima pratica.
Scopriremo prossimamente su questo sito altre informazioni necessarie ad una corretta degustazione dell’olio extravergine di oliva.
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